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Nel migliore dei mondi che potremmo immaginare le città sarebbero piene di librerie.
Nel migliore dei mondi che potremmo immaginare, nelle librerie, le persone entrerebbero non solo per acquistare libri ma per confrontarsi, discutere, fare politica, fare salotto, bere un cicchetto, gozzovigliare.
Sempre in quel migliore dei mondi che i qui scriventi potrebbero immaginare, nelle librerie le persone potrebbero dire quello che desiderano dei libri che hanno in mano, ad alta voce. Potrebbero dire semplicemente “mi piace!” ma anche opinioni più articolate.
Nel suddetto miglio… (eccheppalle, sarà anche migliore ma è lungo da scrivere: bene m.d.m.c.p.i.? sì? perfetto) m.d.m.c.p.i. gli ospiti non si insulterebbero gratuitamente a vicenda. Sia mai che un ironico “vai-a-dar-via-le-terga” venga scambiato per insulto gratuito: altri, senza bisogno di spiegare quali, sì.
Ecco, i discutibili per noi si avvicina all’idea del m.d.m.c.p.i. Ma, come vorremmo che in quello non esistesse che un avventore possa ingiuriare gratuitamente il libraio, così lo pretendiamo nel nostro. Entrate, sfogliate le pagine, discutete fino allo sfinimento ma lasciate a casa vostra gli insulti, verso chiunque. In caso contrario, con la stessa eleganza e stile con cui una casalinga della pubblicità delle cucine ScXXXXini chiuderebbe, di tacco, una lavastoviglie, ci sentiremo liberi di accompagnare il vostro commento fuori dalla porta.
Analogamente, qualora siate voi a sentirvi offesi da qualche commento, o da qualche post, segnalatelo alla redazione via email.
Benvenuti nel m.d.m.c.p.i. in versione, naturalmente, perpetual beta.