Mission

Caro lettore,

quello in cui sei incappato è un esperimento di social blogging in perpetuo mutamento: il cammino si fa andando.
Ti stai chiedendo chi siamo? Oh, le presentazioni le abbiamo già fatte. Ma vedi, l’organico ha già subito dei cambiamenti, e ne subirà ancora: siamo pronti ad accogliere nuove penne e, anzi, siamo alla costante ricerca di voci che vengano a spiegarci punti di vista che da soli non sappiamo vedere. Abbiamo già avuto un sacco di ospiti e contiamo di averne tanti altri.
Se vuoi conoscere un po’ di storia, i primi due mesi di questo blog hanno portato a laghi di sangue, bellissime crisi di nervi, insulti, sfide fra gang e lodi sperticate alle intenzioni… ci siamo accorti di voler fare meglio, siamo qui a cercare di farlo con te. Per dimostrarti la trasparenza della nostra filosofia a più voci, questa mission, che poi è una lettera-appello a chi legge, è stata iniziata da redpoz, continuata da Intesomale nella sua pausa pranzo e modificata da Wish; ma stasera arriverà Bleached che dopo forbici e colla (e dopo aver domato la furia di Masticone) la invierà ad Ammennicoli, Ammennicoli la rivedrà per posta e passerà il testimone a Mododidire, e poi di nuovo dalla Camera al Senato e ritorno…
L’assunto di base è che niente sia indiscutibile: nomen, omen. Non giudizi, ma critiche; non solo opinioni ma anche dati; non laghi pacati ma fiumi irrequieti; non aragoste e aperitivi con la punta delle dita ma mani nel fango e parole non scontate.
Questo blog è in “versione perpetual beta”: oggi scriviamo di attualità, scienza (neuronalia), letteratura, arte, cinema, musica  (terza pagina)… E poi di quel che capita. A queste quattro macrocategorie si affianca un tema a rotazione che avrà durata bisettimanale: scriveremo noi, cercheremo il confronto diretto in post doppi, scriveranno autori che inviteremo, e scriverà anche chi, fra i lettori, desidererà inviarci un suo pezzo.  Giudicherai tu cosa ti piace, sentenzierai a piacimento su cosa non ti piace, potrai perderci il tempo che hai o non hai. Tre delle occupazioni principali dei nostri tempi.
Nessuno di noi parla sottovoce, probabilmente perché scriviamo da dieci luoghi diversi, e per ascoltarci, dobbiamo urlare. Ma non spaventarti, stretta è la foglia larga la via, diciamo la nostra e accogliamo la tua.
È un esperimento: forse alla fine ne resterà uno solo, forse si aggiungeranno mille altre teste, addirittura forse ne uscirà vivo uno solo ma con mille teste.
Ci piacerebbe fare una cosa bella. Ci piacerebbe fare una cosa interessante. Ci piacerebbe fare una cosa libera. Aiutaci tu.