io sono di sinistra – ovvero: la lucidità de “il male”
Chi si ricorda di quando Ugo Tognazzi fu per un giorno il capo delle Brigate Rosse?
Alla fine degli anni settanta, la rivista satirica “Il Male” rivoluzionò alcuni degli schemi entro cui la satira era consueta muoversi e senza alcun preavviso propose dei “falsi giornalistici d’autore”. Nelle edicole, ad esempio, il 3 maggio 1979, uscirono diverse testate (La Stampa, Il Giorno, Paese sera) con prime pagine accuratamente falsificate che annunciavano la cattura del capo delle Brigate Rosse, ovvero l’attore Ugo Tognazzi. La notizia, nonostante fosse palesemente e dichiaratamente falsa, si diramò a macchia d’olio e le copie contraffatte vennero letteralmente saccheggiate dalle edicole in pochissime ore. Il fatto è che ad un certo punto finirono e la distinzione tra finzione e realtà iniziò ad essere più sfumata: la gente, in un passaparola che aveva ormai distorto la notizia, cercava comunque nelle edicole lo scoop del giorno. Tra le storiche prime pagine false de Il Male, a mio modo di vedere con rilevanza ancora maggiore rispetto allo scoop su Tognazzi, ci fu quella della testata tedesca Bild del 29 febbraio 1980 che anticipava di nove anni la caduta muro di Berlino. Vincino, storico direttore ed autore della rivista, raccontò a distanza di tempo: «Ma la cosa più bella non è tanto aver anticipato l’unificazione della Germania…No, la cosa più bella è aver intuito quale sarebbe stata l’immagine fotografica che avrebbe rappresentato questo evento: la gente che entra ed esce dalla porta di Brandeburgo! È questo il punto, la magia di quel falso: non si limita a raccontare qualcosa di strambo e improbabile, ma cattura anche l’iconografia, l’immagine che nel 1989 avrebbe rappresentato il tutto».
Ecco, tutto questo per dire che, questa mattina, di fronte al genio (genio, genio, genio) di Altan e alla sua vignetta odierna ho realizzato che mi sto convincendo sempre più che i veri conoscitori del nostro tempo, lettori della realtà e anticipatori di futuro non siano i politici, né tantomeno gli editorialisti degli ormai impresentabili quotidiani, bensì i fumettisti e vignettisti come Altan, Makkox, Guy Delisle, Garry Trudeau.
E chissà che una risata, quegli altri, prima o poi non li seppellisca davvero.
Magari!!!! 😉
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hai visto mai…
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Alcuni giorni fa sono andata a sentire Vauro che presentava il suo libro. Ricordando che l’allora ministro Bondi riferendosi ai crolli di Pompei giustificò il fatto dicendo che si trattava di roba vecchia … Vauro commentò: “Avrei voluta scriverla io in una mia vignetta quella frase”
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intendi dire che c’erano già comici al governo?
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Per tutti quelli di sinistra quella vignetta dovrebbe essere uno (spero salutare) schiaffo in viso.
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ma io, guarda, a momenti non so proprio davvero più perché si usa la parola sinistra… si farebbe più bella figura a sospenderla ad libitum.
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appoggio la mozione. io sono solito dire che l’italia è saltata su una mina antiuomo: c’è rimasta solo la parte destra
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credo si sia, ahimè, salvata anche quella centrale, quella che definirei, ecco… “democristiana”. per dire, eh.
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faccio fatica a notare differenze. ma io, si sa, sono un po’ miope
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puoi usare il tatto. è quella con la gobba.
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dovrò mettere i guanti. non vorrei infettarmi con malattie che non conosco nemmeno
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ecchetelodicoaffà…. 😉
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ma ‘nfatti! 😛
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Primo, c’è poco da ridere. Due: a forza di dire questa frase ci ritroveremo con un conico al governo. Tre: quando scrivi sinistra metti un asterisco o ti confondono con Renzi.
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io voglio vedere un “conico” al governo. e anche un cilindrico. solo per capire come sarebbero fatti 😀
niente asterischi. credo che da ora userò esclusivamente i termini “socialista” e “comunista” e congederò il termine “sinistra”. 😛
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