LE ULTIME PAROLE PRIMA DI MORIRE
Molti di noi, me compreso, sono attratti dalle ultime parole pronunciate appena prima di morire da personaggi famosi sia della storia che dello spettacolo.
A volte ci stupiamo di come spesso possano essere divertenti e provocatori mentre talvolta terribilmente banali.
Soprattutto è curiosa la trasformazione di talune persone che fino a quel momento si sono mostrati e hanno vissuto in un certo modo che di fronte alla “signora in nero con la falce in mano” perdono o acquistano dignità, in modo del tutto inaspettato.
Di seguito una serie che mi sembra piuttosto interessante.
“Mi scusi”
(Maria Antonietta al boia a cui aveva pestato per sbaglio un piede sul patibolo)
“Guardatemi dai sorci or che son unto.”
(Pietro Aretino)
“No, No!! (piangendo e tremando)
“Vi prego, ammazzate me al suo posto”
(Benito Mussolini e Claretta Petacci)
“Gli amici applaudano, la commedia è finita”
(Ludwig Van Beethoven)
“Bevete alla mia salute”
(Pablo Picasso)
“So che sei venuto per uccidermi. Sparami vigliacco, stai solo uccidendo un uomo”
(Ernesto Che Guevara)
“Tenete la croce in alto, cosicché io possa vederla anche attraverso le fiamme”
(Giovanna D’Arco)
“Vai via, vai via! Le ultime parole sono per gli idioti che non hanno detto abbastanza”
(Karl Marx)
“Tutti debbono morire, ma ho sempre pensato che nel mio caso si sarebbe fatta un’eccezione. E ora?”
(William Saroyan)
“Uccidetemi, altrimenti siete degli assassini”
(Franz Kafka)
“Sono curioso di vedere cosa succede nell’altro mondo a chi muore senza i sacramenti”
(Pietro Perugino)
“Devo andare. La nebbia sta salendo.”
(Emily Dickinson)
“Domani non sarò più qua”
(Nostradamus)
“Non ho la minima paura di morire”
(Charles Darwin)
“Questa parte è cotta. Volta e mangia”
(San Lorenzo)
“Abbi cura di mostrare bene la mia testa. Ne vale la pena”
(Danton – al boia prima di essere ghigliottinato)
“Voglio dormire..”
(George Bernard Shaw)
“Ora, caro buon uomo, non è il momento di farsi dei nemici”
(Voltaire – al prete che gli chiedeva sul letto di morte di rinunciare a Satana)
“Ho un lungo viaggio da fare e devo dire addio alla compagnia”
(Sir Walter Raleigh sul patibolo prima di essere decapitato)
“Desidero perdonare alcune persone per quello che mi stanno facendo”
(Bartolomeo Vanzetti)
“Sento puzza di uova marce”
(Warren Cramer, nella camera a gas del carcere di San Quentin in California)
“Sono ancora sveglio”
(Robyn Parks, dopo la prima iniezione letale, Oklahoma, 1992)
“O se ne va quella carta da parati o me ne vado io!
(Oscar Wilde)
“Lo spettacolo è finito”
(Augusto)
“Tu ammazzi un uomo morto”
(Francesco Ferrucci)
“Ho offeso Dio e l’umanità intera, dato che le mie opere non hanno raggiunto la qualità che avrebbero dovuto”
(Leonardo da Vinci)
“Ostia, che freddo…”
(Fausto Coppi)
“Abbassate il sipario, la farsa è finita”
(Francois Rabelais)
“E’ molto bello quassù”
(Thomas Edison)
IO spero di riuscire a dire solo:accoglietemi bene…..
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Io sono sempre stata affascinata dalla morte di Socrate che, condannato per sacrilegio a bere la cicuta, come ultimo desiderio chiese di poter ricevere in cella un maestro di cetra per avere qualche rudimento di quello strumento.
Le sue ultime parole furono : “È giunto ormai il tempo di andare, o giudici, io per morire, voi per continuare a vivere. Chi di noi vada verso una sorte migliore, è oscuro a tutti, tranne che al Dio.”
Sarà stato anche un genio, ma a me questo dubbio mica m’ha mia sfiorato …
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Grazie del contributo
Apprezziamo molto
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Verissimo!
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Da me si sono ormai abituati al mio ‘morituri te salutant’ prima di un esame, ma a parte questo non avevo mai prestato attenzione alle ultime parole di persone famose.. come dar torto a Marx, ma Voltaire adesso lo adoro!
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😜
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Fantastica serie Masty…
…ora ho un motivo in più per amare Kafka….!!!
e a propostito di Vanzetti, le parole che mi hanno sempre colpita molto sono quelle della lettera di Nicola Sacco al figlio Dante.. scritta dal carcere pochissimo prima della sedia elettrica “possono bruciare i nostri corpi, non possono distruggere le nostre idee. Esse rimangono per i giovani del futuro, per i giovani come te. Ricorda, figlio mio, la felicità dei giochi… non tenerla tutta per te… Cerca di comprendere con umiltà il prossimo, aiuta il debole, aiuta quelli che piangono, aiuta il perseguitato, l’oppresso, loro sono i tuoi migliori amici. ” ecc…
Ciao!!
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A questo punto aumenta l offerta…
Ne sai mi pare..
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Aumenta l’offerta????
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Se conosci altre cose diccele
Questo intendevo
😃
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Aaaahhh…ok…veramente no…non mi capita spesso di andare a leggere le ultime frasi dei personaggi celebri 😀
Di Sacco e Vanzetti amo la storia, il film, e la lettera di cui ti ho scritto, perché il fatto de “la felicità dei giochi non tenerla solo per te”, è un grande insegnamento a mio avviso.
Per il resto, l’unica cosa forse degna di nota, e di cui ho letto tempo fa, è l’epitaffio di Dorothy Parker, che mi è sempre rimasto in mente per l’ironia: “Scusate la polvere” 😀
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Certo si può banalizzare un momento così , ma mi sono vicine le due più famose frasi del mondo : “Padre perchè mia hai abbandonato?”
e ” Padre a te affido il mio spirito”
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Sei sempre la solita 😍😍
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🙂
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Masticone questo post è superbo. Grazie.
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U r very welcome
Per sdebitar ti un giorno mi insegnerai le basi per imparare a comprendere “largo circa” la logica del linguaggio cuneiforme che mi ha sempre intrigato molto
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