un bacio vale più d’una scopata

Mi pare fosse nel film “French Kiss” con Meg Ryan che il protagonista maschile spiegava che “baciare una prostituta costa molto di più che far sesso con lei” e di come avesse rubato i soldi al proprio padre…
Francamente, non so se questo risponda al vero.

Ma l’idea è interessante. Per quello che v’è dietro.

1308-2215Il prof. Ulrich Clemens, psichiatra e terapista di coppia e del sesso, ha rilasciato un’intervista in proposito ad un blog del settimanale Die Zeit (un altro dei grandi magazines tedeschi, diretto dall’italiano Giovanni Di Lorenzo), intervista di Wenke Hussmann intitolata “Baciarsi è più importante del sesso?“.
Intervista che conferma l’affermazione del film: con le prostitute (ma anche, e questo è assai più interessante, nei clud di scambisti) la pratica del bacio è molto ridotta.

Il primo dato che mi pare interessante menzionare da questa intervista è strettamente bibliografico: siamo invasi dai libri che parlano di sesso, di “buone pratiche” sessuali, di “kamasutra prêt-à-porter” ma quasi nessuno che affronti il tema del bacio.
Curioso, no?

Perché “curioso”?, potreste domandarmi. E con questo arriviamo direttamente al cuore del problema.
Perché il bacio è importante, più importante. Più del sesso. Anzi: fondamentale.
Come dice Clemens: “Baciarsi è comunicazione. Con il bacio si può condividere tutto quel che si vuole“.
Siamo o non siamo nell’epoca della comunicazione? E, chiedo io, se la comunicazione di massa e impersonale è tanto importante, non lo sarà tanto più quella personale, intima?
Perché il bacio è anche più intimo: alla domanda perché gli scambisti si bacino poco, Clemens ipotizza che ciò dipenda proprio dall’intimità, dalla condivisione (dalla partecipazione emotiva, direi io): il bacio coinvolge in modo molto più diretto il viso, il cervello e sensi come gusto ed olfatto “[sensi che] sono più inconfondibili rispetto a vista ed udito“.
Più incofondibili e più personali.benetton-bacio-papa-e-imam-300x300

Forse, questo spiega anche il celebre bacio fra Hoenecker e Breznev o i baci rituali come nella mafia o all’anello del papa.

Probabilmente, la parte maggiormente interessante di tutta l’intervista è nelle prime dieci righe quando rispondendo ad una ricerca (di R. Wlodarski & R. Dunbar) secondo la quale esisterebbe una diretta relazione fra la frequenza con la quale una coppia si bacia e la felicità della stessa, Clemens sostiene, citando delle ricerche dello psicologo americano John Gottmann, che “la qualità di una relazione non si mostra nelle grandi azioni, ma nei piccoli, amorevoli doni quotidiani“. Difatti, una simile relazione non esisterebbe fra felicità e sesso.
Sorpresi? Io sì, almeno un pò.
A quanto pare, le piccole cose sono dannatamente fondamentali.