accadde oggi: 10 febbraio 1986
Accadde oggi: iome ha avuto l’idea (e, come sempre, la capacità di una pregevole realizzazione) ma mi sembra di intuire che in questi giorni si dedicherà a faccende canore. Un tweet letto in pausa caffè mi dà lo spunto per proporre una versione zippata (prima che si freddi il caffè) di un accadde oggi: un oggi di 30 anni fa.
Nell’aula bunker del cacere Ucciardone di Palermo, il 10 fabbraio 1986 si apre il Maxiprocesso, il monumentale processo che mise alla sbarra 474 imputati che, per la prima volta, vennero condannati in quanto appartenenti ad un’organizzazione mafiosa unitaria e di tipo verticistico.
Dall’intuizione di Chinnici, quella di costituire un pool antimafia, alla scelta – sofferta – di rinunicare a processare Badalamenti per non precludere l’andamento del processo, dalle critiche alla magiatura alla comparsa della “star“, Tommaso Buscetta, colui che – pur non riconoscendosi mai come pentito, bensì rinnegando l’evoluzione e la deriva che stava prendendo cosa nostra – con le sue testimonianze apri le porte ai giudici per “scoperchiare la cupola”, consentendo di comprenderne a fondo molti meccanismi. È un accadde oggi che ho piacere di ricordare innanzitutto per far conoscere un progetto che ho contributo a sostenere, quello di WikiMafia, e che ancora una volta vi invito a diffondere il più possibile. Anzi, visto che il caffè si sta freddando e dato che i ragazzi di WikiMafia l’hanno raccontato molto, molto meglio di come potrei farlo io, vi invito a leggere sul loro sito questa pagina di storia, quella del Maxiprocesso, e a provare non solo a ricordare (o a conoscere, per i più giovani) che cosa rappresentò per l’Italia di quegli anni, ma anche a immaginare quel che possa significare ancora oggi, a distanza di trent’anni, quell’avventura per cui uomini imprescindibili come Chinnici, Falcone, Borsellino scelsero di adoperarsi, pur consapevoli che questo avrebbe potuto significare, per loro, la vita.
Apprezzo questo post immensamente.
Lo apprezzo ancora di più perché compare proprio nel famigerato “giorno del ricordo”, offrendoci qualcosa di veramente meritevole da ricordare.
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grazie!
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