O mamma Scattone insegna. Psicologia.
Vorrei fare una considerazione da due soldi. Ma noi ci crediamo, nel sistema giudiziario, o non ci crediamo? Perché se non ci crediamo, allora non basta fare un po’ di casino perché Scattone è supplente al Cannizzaro. Se non ci crediamo organizziamoci in falangi armate e abbattiamo il sistema. Formiamo le Nuove Brigate a Pois e ammazziamo tutti, per poi ristabilire l’ordine come si deve.
Se invece ci crediamo, nel sistema giudiziario, allora dobbiamo credere all’istituto della pena così come ce lo insegna Beccaria. Cioè che la pena è funzionale a redimere, è funzionale a rieducare e a reinserire il detenuto nella società. RedPoz potrebbe dirlo in modo assai più tecnicamente corretto, ma francamente, per quanto attiene meramente al “succo”, ritengo che questa interpretazione sia quella corretta.
Si dirà “ma Scattone ha scontato una pena irrisoria rispetto al delitto compiuto”. È un’opinione, rispettabilissima come altre. Ma il punto non è l’opinione del pubblico, il punto è la sentenza passata in giudicato ed eseguita. Le sentenze non si discutono, si applicano, diceva qualcuno. E poi, se vogliamo proprio dirla tutta sino in fondo, ma cosa c’entra Scattone in tutto questo? Supponiamo che ci sia un clamoroso errore giudiziario che non è stato disvelato sino al terzo grado di giudizio, e supponiamo che nel testamento del giudice che ha deciso la pena di Scattone ci sia un’istanza di perdono all’Altissimo per essersi sbagliato su di lui. Cosa c’entra Scattone?
Rispetto moltissimo il dolore della madre di Marta Russo, ma credo che non abbia titolo ad esprimere giudizi di qualunque tipo sul merito della sentenza e delle sue conseguenze. Scattone sino a prova contraria ha pagato il suo debito ed è un uomo libero.
Ricordo bene l’omicidio di Marta Russo, e ricordo bene Scattone e Ferraro, due “ragazzotti” che per scommessa decisero di vedere se riuscivano a farla franca. Non volevano uccidere, volevano solo colpire una persona qualsiasi e cavarsela senza conseguenze, dimostrando che il “delitto perfetto” esiste. Una devianza bambinesca dalla cattedra della facoltà di Giurisprudenza di cui erano entrambi assistenti. Ma che, come a volte accade, ha avuto dei risvolti tragici.
Il mio giudizio morale su entrambi i personaggi è inequivocabile, ma siccome credo nello Stato, e nel sistema giudiziario, ancorché mi senta un pelino male a pensare a Scattone che insegna, voglio credere che la pena sia servita, e che il ragazzino sia diventato uomo.
Hai ragione… E la notizia così come l’ho letta sul giornale non mi ha aiutata a capire. Personalmente sento la contraddizione aperta: tutto entro i confini della legge, giusto; ma pensarlo a insegnare qualche preoccupazione la dà. Mi piacerebbe sapere se l’esperienza vissuta l’ha reso uomo migliore… Sarebbe interessante che si leggesse di questo…
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Sarebbe interessante dargli una chance e giudicarlo nel merito. Certo, debbo dirti che se mia figlia fosse nella sua classe sarei davvero con tutti i sensi all’erta. Ma credo che alla fine una possibilità gliela concederei. Anche l’altra volta fu costretto a dimettersi perché insegnava nel liceo di Marta Russo. Caduta di stile abbastanza marchiana, ma alla fine se trovi lavoro lì che fai, ci sputi sopra?
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Credo nel sistema giudiziario. Voglio crederci ma fan di tutto per sviare questa mia “credenza”.
Ok è cambiato…ma a me non quadra la faccenda del non “averlo inderdetto dai pubblici uffici”. E’ come se sia stato deciso tutto a priori. Come se avessero già programmato il futuro.
Certo la riabilitazione, l’aver fatto superare questo grave atto commesso…ma proprio l’insegnamento. Proprio dove quasi è avvenuto il fatto…
No, c’è qualcosa che mi sfugge. Davvero.
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Si ma torno a ripetere: che c’entra Scattone? Il can can mediatico doveva essere sollevato verso le persone che non hanno chiesto l’interdizione. Ma anche qui, esiste un pronunciamento della Cassazione in merito. E (e ed aiutami) non credo che l’interdizione possa essere a vita. La condanna è per omicidio colposo.
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Max….se avesse avuto un altro cognome tranquillo che non glielo avrebbero permesso….su questo dormici. Comunque il mio discorso era sul sistema giudiziario…sul quale nutro dei dubbi: seri dubbi e mi pare di non aver fatto il suo nome nel mio commento. (D’altra parte si parla di lui, no?)
Perché allora parliamo di Berlusca….e siamo, quasi, lì.
Volgiamo lo sguardo su altri casi…e qui mi dirai ognuno è un caso a sè…certo un caso di avere buoni avvocati, un nome…e tanti tanti soldi.
La giustizia è di chi ha soldi e potere. Questo legge una cittadina molto comune come me.
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Torno qui dopo aver fatto attenta riflessione e aver riletto il tutto. C’era un qualcosa che mi disturbava….e che non era chiaro a me stessa.
Oggi posso affermare che la certa stampa ha la capacità di usarMi e Strumentalizzarmi ed io ci sono cascata.
Ecco il mio commento su il blog di Bortocal :https://bortocal.wordpress.com/2015/09/11/ancora-sul-caso-scattone-434/#comments
Questo invece è quanto ho scritto su tumblr:
“E anche stavolta la stampa ha dato il peggio di se scrivendo di Scattone.
Scattone ha sbagliato, ha pagato e lavora anche se non di ruolo già da alcuni anni.
In silenzio…
Che cambia che ora sia di ruolo? Perchè pubblicarlo? Perchè riaprire vecchie ferite per la famiglia? Vogliamo per caso ucciderlo?
Marta non resusciterà.
Per la legge terrena ha pagato il suo conto. Per la legge terrena lui deve continuare a vivere come meglio può, crede.
Per l’altra legge quella “divina”…penso che il senso di colpa l’accompagnerà sino alla fine dei suoi giorni.
E per me l’argomento è chiuso.
Questo perchè in un primo momento mi è sembrata una cosa così assurda che una persona che ha ucciso una studentessa potesse insegnare.
Poi ho cercato di rimettere in sesto in neuroni, ho spazzato i condizionamenti esterni.
Ma soprattutto resta, mi…resta quell’amarezza che, ancora una volta mi fa sentire usata da certa stampa.
Cercherò di evitare questo con tutte le mie forze.”
Questo per me, più che altro…per imparare sempre a riflettere e fare spazzatura di pregiudizi e quanto altro.
Ciao Max
grazie per avermi aiutato a capire così come ringrazio Bortocal non chè tutti i commenti dei blogger.
ciao
.marta
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Marta, cambiare idea è indice di voglia di ricerca. Detesto chi vive di certezze. Mi è capitato molte volte di cambiare idea pensando alle argomentazioni sentite, come altre volte mi è capitato di rimanere fermo sulla mia posizione. Ma sempre in un’ottica di ascolto. Io rispetto tutte le opinioni, ovviamente, e il bello di discutere con persone come te è la reciprocità del rispetto.
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“due “ragazzotti” che per scommessa decisero di vedere se riuscivano a farla franca” : già. E’ comprensibile che qualcuno desideri che i suoi figli non abbiano di tali maestri. Ed è ancora più comprensibile la rabbia dei genitori della povera Marta ai quali la giustizia ha regalato ulteriori dolori.
Per il resto la teoria è una cosa, la pratica è quella che abbiamo sotto i nostri occhi, con buona poace di Cesare Beccaria: alla maggior parte dei criminali la pena scontata (irrisoria quasi sempre se commisurata con la gravità dei deitti commessi) non è servita quasi mai a redimerli, ma li ha resi liberi di ripetere idiozie .
Saluti
Benito Ciarlo
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E allora ripeto formiamo le Brigate a Pois e armiamoci contro lo Stato. Altrimenti queste opinioni, rispettabili ma fino a se stesse, rimangono lettera morta…
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E c’è da dire che abbiamo un pessimo sistema carcerario, pensato (forse anche per venire incontro a certi umori popolari) per rinchiudere e non per rieducare.
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Sto cominciando a disegnar pois sulla maglietta. Mi armerò della giusta dose di sarcasmo per far sì che le opinioni fini a se stesse diventino pericolose come colpi di mortaio. Li seppellirà una risata o lo sdegno generalizzato.
Le armi vere quelle che sparano le lascio a Scattone e a quelli a cui piacciono.
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Mi pare che gli ultimi vent’anni hanno ampiamente dimostrato che né il sarcasmo, né le risate, né lo sdegno riescono ad intaccare alcune faccende. Però anche a me piace seppellire con una risata, ma sono un po’ disilluso. Sarà l’età.
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Hai assolutamente ragione. Ne ho parlato (citandoti ovviamente) anch’io. Il problema è accettare che esistono regole condivise. e che vanno onorate anche quando, e accade, non ci piacciono.
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grazie max che hai scritto il post. pensa, quasi volevo scriverlo io, mi hai anticipato 😛 😛 😛
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Ogni tanto periodicamente si torna a parlare delle supplenze di Scattone. Il che mi pare una ottima motivazione a sostegno del pessimo sistema di reclutamento dei supplenti scolastici italiani. Per il resto la polemica è stantia come la notizia.
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Anfatti. Polemica sterile e stantia. Quel che trovo esecrabile è il sistema dei media.
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Sai cosa mi sconvolge, in tutto ciò? Che mentre ci lamentiamo di ciò, gli assassini di Federico Aldovrandi (perché se vale la verità giudiziaria, allora vale per tutti) sono ancora in polizia.
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Hai perfettamente ragione su questo. Credo però che ciascun caso debba essere trattato singolarmente. Ben venga sdegno e orrore per Aldrovandi e per i porci che non sono stati sbattuti fuori. Però qui parliamo di Scattone, e due torti non fanno una ragione.
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Certo! Io parlavo della reazione “popolare” nei due diversi casi.
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Pingback: ancora sul caso #Scattone – 434. | Cor-pus
Lo ammetto, mi è caduta la forchetta di mano durante la cena: i miei fanno anni di sacrifici per farmi prendere due lauree, ma non posso insegnare perché avevano sospeso le abilitazioni e adesso che ci sono non posso farle perché a stento paghiamo il mutuo. E chi mettono a fare il supplente? Ok ho detto a mia madre ” adesso sai a chi danno le cattedre! “.
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Scusa, non ne so abbastanza per capire una cosa, per cui ti chiedo: che significa “non posso farle (le abilitazioni) perché a stento paghiamo il mutuo”?
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Purtroppo sono corsi biennali sui quali dovresti pagare altre tasse tipo la laurea.Fai tantissime ore di tirocinio in classe non retribuito e a meno che non lavori la notte o hai qualcuno disposto a mantenerti, insomma se per mangiare devi lavorare di certo non puoi pagarti altre tasse e lavorare gratis.Tra l’altro subito dopo le mie lauree , c’è stato il solito impiccio all’italiana: hanno tolto i corsi per abilitarsi e li hanno rimessi 4 anni dopo.Tra l’altro le lauree del vecchio ordinamento con specializzazione sulla carta bastano per insegnare, ma qui devono mangiare su tutto quindi si sono inventati nuove salatissime abilitazioni
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Comprendo la frustrazione, ma di nuovo mi domando cosa c’entra Scattone. E con lui, tutti quelli che sono rientrati in questa manovra. La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, si diceva una volta. Forse questo aforisma si adatta meglio alla tua situazione?
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Si direi di si, più
che altro la vita ha un infinito senso dell’ironia. Ho due fratelli e ti assicuro che saperli in aula con lui non mi lascerebbe affatto tranquilla.
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Come cavolo le fanno le assunzioni?Francamente non me la sento di biasimare quei genitori che si sentivano poco tranquilli in una situazione del genere; un conto è il prof che prende una multa,un conto è questo. Poi diciamolo che qui in Italia uccidi uno e te la cavi con il minimo lo sanno tutti.
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Stavo parlando con un amico proprio di questo. Bisognerebbe prima informarsi, cosa che costa fatica. Sai ad esempio che non c’è alcuna certezza rispetto alla provenienza del proiettile? Il motivo è che è entrato nella nuca che è una parte estremamente mobile. Pertanto la perizia balistica ha dato esito assolutamente incerto. E ti faccio rispettosamente notare che omicidio colposo significa per colpa ma senza volontà. Se investi uno e lo uccidi è omicidio colposo. Se poi invece vogliamo parlare per luoghi comuni allora diciamo anche che non c’è più la mezza stagione e stiamo a posto
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solo che durante le indagini scattone e l’amico avevano polvere da sparo addosso che è una cosina con cui non ti macchi tutti i giorni
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Non l’avevano addosso ma era sulle finestre. Non era polvere da sparo ma (vado a memoria) solfato di ammonio che poi si è scoperto essere un inquinante. Te l’ho detto, informarsi costa. Costa tempo perché non ci si deve fermare alla prima fonte ma incrociarne diverse.
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se vai in giro con un’arma e parte il proiettile sei comunque il cretino che andava in giro senza sicura
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Questa non la capisco. Sempre omicidio colposo è. Tornando al l’esempio dell’auto se tiri sotto un bambino perché ti sei distratto col telefonino è sempre omicidio colposo. O vogliamo tornare alla legge del taglione? Perché se ne senti tanto la mancanza puoi accomodarti in Siria, dove viene praticata con metodicità.
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tu se fossi il genitore del bimbo gli faresti un’applauso?
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Scusami ma stiamo andando davvero fuori strada. Io ho detto nel post che ho il massimo rispetto per il dolore e per la rabbia dei genitori di Marta Russo. Ma il sistema giudiziario è altro. E se vogliamo fregiarci del titolo di “Stato di diritto” sarebbe bene che rispettassimo questo sistema. Per non farti pensare che io eluda la domanda se fossi il padre del bimbo mi dovrebbero togliere dalle mani quello che lo ha ucciso. Ma se io leggessi sui giornali che quel signore è stato condannato, ha pagato, e ci si indigna perché insegna in una scuola guida, scriverei esattamente le stesse cose scritte su Scattone.
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se dopo che ha ammazzato tuo figlio si fa 5 anni di carcere forse lo aspetteresti un tantino arrabbiato fuori dal carcere. E’ comprensibile quello che hanno detto i genitori, insomma quello esce e ironia sa ne va bello bello ad insegnare….psicologia
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Rinuncio. Rispetto la tua opinione ma sono in forte disaccordo ed evidentemente non riesco a spiegarmi. Come ho detto la legge del taglione che sembra affascinarti è in vigore in un certo numero di stati islamici.
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non è tanto la legge del taglione, ma la certezza della pena
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Ecco, leggi l’ultimo post di Redpoz, che di legge ne capisce parecchio…
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parlare con il cellulare attaccato all’orecchio non a caso è vietato dal codice stradale: tipo alla cretina che un mese fa mi ha quasi investita ( e io ero sulle strisce pedonali giuro ), perché si stava mettendo il rossetto in macchina una bella ritirata della patente no?se mi prendeva era omicidio colposo o le davano un premio?
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Era ovviamente omicidio colposo. Ma senza aggravante da telefonino. Perché quel che contempla la legge è la condanna per distrazione, leggi colpa, senza alcuna intenzione di uccidere.
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tranquillo l’ho quasi uccisa io saltando sul cofano….scommetto che ora si trucca a casa
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Scusa ma cosa c’entra la certezza della pena adesso? La certezza della pena in questo specifico caso è l’unica cosa che torna. Quando vuoi dare a qualcuno per omicidio colposo? La condanna è stata comminata, la pena è stata scontata, ma di cosa stiamo parlando? Io capisco che sei giovane, ma questi sono proprio i fondamentali… per favore googla certezza della pena, omicidio colposo, preterintenzionale e volontario, almeno ti informi un pochino.
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