Basta sciacquarsi la bocca con l’art. 29 della Costituzione

Apprendo dal TG de La7 che Avvenire ha dedicato un articolo all’interessante presa di posizione di Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, noto per aver diffuso il pensiero del beato Antonio Rosmini, che si batté contro l’illuminismo e il sensismo (per dire).

Non entro nel merito della persona, anche se mi piacerebbe molto indagare approfonditamente la figura di Galantino, per capire bene a cosa debba la sua carriera. Ma lasciamo andare, ché tanto in questo povero Paese siamo abituati ad avere degli inetti nei posti di potere.

Mi limito a citare, ché le citazioni spesso parlano da sole.

“Rispetto alle urgenze che si impongono sia a livello interno come a livello internazionale – è l’osservazione di monsignor Galantino – è paradossale questa attenzione. Peccato non poterne riscontrare altrettanta in effettive misure di sostegno alla famiglia, nonostante questa sia la cellula fondamentale del nostro tessuto sociale, l’unica che assicura una serie di funzioni preziose e insostituibili”.

“Nessuno è qui a mettere in discussione i diritti individuali, che sono sacrosanti. La nostra contrarietà – spiega il vescovo – riguarda la confusione che il disegno di legge introduce, evitando opportunamente l’utilizzo del termine ‘matrimonio’, ma di fatto attribuendo alle unioni omosessuali diritti e doveri uguali a quelli previsti per la famiglia fondata sul matrimonio”.

Per il segretario generale della Cei, “al di là delle questioni terminologiche, se si guarda alla sostanza si deve considerare che siamo di fronte all’attribuzione di un eguale regime a realtà che sono di fatto diverse, come è sempre stato riconosciuto sia a livello giuridico che di senso comune. Principio di giustizia sarebbe, piuttosto, dare a ciascuno il suo…”.

“Restiamo convinti – riprende infatti Galantino – che una cosa sia la famiglia fondata su due persone di sesso diverso, come prevede l’articolo 29 della Costituzione, e tutt’altra siano le unioni tra persone dello stesso sesso”.

E’ ora di dire BASTA. Per puro scrupolo sono andato a prendermi il testo in PDF della Costituzione e ho cercato la parola “matrimonio”. NON CE N’E’ ALCUNA DEFINIZIONE IN TERMINI DI UNIONE TRA PERSONE DI SESSO DIFFERENTE.

E allora perché, in nome del Dio professato da Galantino, perché si deve DARE PER SCONTATO che il matrimonio sia tra persone di sesso differente?

Basta con queste mistificazioni da quattro soldi, basta con la sub-cultura della disinformazione, basta con lo sciacquarsi la bocca con una Costituzione che, da persone ben più preparate di me, è definita come eccellente. BASTA.

Quando ero giovane cantavamo “con le budella dell’ultimo prete impiccheremo l’ultimo re”. Sento tanta nostalgia per quei tempi. E mi piacerebbe tanto che Galantino fosse l’ultimo prete.