USA: un grande paese, evviva. La riscoperta degli ideali
“No union is more profound than marriage, for it embodies the highest ideals of love, fidelity, devotion, sacrifice and family,” Kennedy wrote. “In forming a marital union, two people become something greater than they once were.”
“Their hope,” Kennedy wrote, “is not to be condemned to live in loneliness, excluded from one of civilization’s oldest institutions. They ask for equal dignity in the eyes of the law. The Constitution grants them that right.”
Questo il resoconto (ecco la sentenza completa), sintetico come si conviene al modo di fare anglosassone, per i non anglofili significa sostanzialmente che il matrimonio è una cosa seria. Ed essendo una cosa seria, mi consentirete di non polemizzare con quel signore che sabato sera scorso, con Lilli Gruber, parlava di Costituzione blaterando di uomo e donna. Più avanti riporterò il famoso art. 29 della Costituzione Italiana. Ma consentitemi, voi 25 lettori di manzoniana memoria, consentitemi di divagare per un momento. Non un attimo, né un attimino visto che in “Terre rare”, di Veronesi, padre e figlia “sparano” agli “attimini“.
Gandolfini Massimo… mi verrebbe da dire “un personaggetto” con il tono di Crozza quando imita De Luca. Questo signore ha detto una serie di cose imbarazzanti. Tra le tante, ha difeso la presa di posizione di Argüello del 20 giugno, durante il Family Day. A questo link trovate il video di quello che ha detto Argüello. La trascrizione è questa, e si sta riferendo ad un marito, precedentemente amato dalla moglie: “Se la moglie lo abbandona e se ne va con un’altra donna, quest’uomo può fare una scoperta inimmaginabile, perché questa moglie gli toglie il fatto di essere amato, e quando si sperimenta il fatto di non essere amato allora è l’inferno. Quest’uomo sente una morte dentro, così profonda che il primo moto è quella di ucciderla e il secondo moto, poiché il dolore che sente è mistico e terribile, piomba in un buco nero eterno e allora pensa: “Come posso far capire a mia moglie il danno che mi ha fatto?” Allora uccide i bambini. Perché l’inferno esiste. I sociologi non sono cristiani e non conoscono l’antropologia cristiana, il problema è che non possiamo vivere senza essere amati prima dalla nostra famiglia, poi dagli amici a scuola, poi dalla fidanzata e infine da nostra moglie”.
Mentre noi assistiamo a queste manifestazioni di povertà di spirito, mentre stiamo tornando nuovamente a “i gay possono guarire” di Poviana memoria, mentre noi ci trastulliamo con queste baggianate, gli USA dimostrano di essere un grande paese, il paese dove ciascuno è libero di essere chi vuole essere. E dove le tutele giuridiche sono garantite a chiunque decida di condividere la vita con qualcun altro. Perché alla fine questo è il punto. La tutela giuridica. In questo paese da operetta, i miei due amici (etero) che convivono da trent’anni e non si sposano per principio, quando lui è stato ricoverato per un problema serio cardiaco, hanno sperimentato sulla pelle l’assenza di tutela giuridica. A causa della privacy, infatti, lei non ha potuto avere notizie direttamente dai medici, ma è dovuta passare tramite il figlio di lui. In un grande paese, due persone che decidono di vivere insieme diventano “un tutto che è maggiore delle singole parti”, questo dice la Corte Suprema. E la Casa Bianca diventa arcobaleno. E anche wordpress (per chi non lo avesse notato, la barra superiore è diventata multicolore per tre giorni dal momento della sentenza della Corte Suprema).
E torniamo a Gandolfini Massimo e alla Costituzione. Al famoso articolo 29. Sono stanco di citazioni che non rendono giustizia alla fonte. Il testo dell’articolo 29 è il seguente, potete trovarlo a quest’altro link:
“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.”
Non sono un costituzionalista, evidentemente. Ma sentire Gandolfini affermare che l’articolo 29 parla della famiglia come di un uomo e di una donna mi fa davvero andare il sangue al cervello. Non posso sopportarlo, semplicemente. Non si scherza con la costituzione, e non si scherza con le parole. Le parole sono pietre.
Art. 1: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”
Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Art. 7: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”
Credo che Gandolfini abbia trascurato qualche articolo nella sua analisi, la costituzione non può essere soggetta a libera e personale interpretazione. Come hai detto giustamente tu, le parole sono pietre.
Il nostro problema è e rimarrà sempre quel piccolo staterello che si chiama Vaticano, che noi dovremmo circondare e che invece circonda noi.
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Non sono d’accordo con te. Di più. Di più. Di più. Come si dice quando due non sono SOLO d’accordo, ma lo sono DI PIU???
Per chi sa l’inglese, questo post riassume il perchè dell’arcobaleno su wordpress, e il perché dovremmo essere contenti della Rainbowed White House. Grazie per il tuo commento, grazie per aver ricordato gli articoli fondamentali della nostra Costituzione. Grazie per aver ricordato che a volte il diritto di parola è abusato. Persone come Gandolfini, professionisti in un determinato campo, dovrebbero forse limitarsi ad esprimersi nel loro campo, senza “debordare” su cose che con la propria professione non hanno niente a che fare. Ascolterei volentieri l’opinione di un sociologo, di un filosofo, di uno studioso di comunicazione. Ma un medico… Gandolfini… personaggetto… Mi spiego? 😉
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Ti sei spiegato perfettamente, e mi hai fatto venire in mente altre considerazioni ed altre domande che sfociano verso altre questioni. Parli di professioni, di competenze, quante volte i ministri dei nostri governi sono stati professionisti della materia sulla quale avrebbero dovuto prendere decisioni? Senza scavare troppo lontano nel tempo, come può una diplomata del liceo classico essere competente in materia di salute più di un medico? Come è possibile che la stessa persona possa essere considerata ugualmente competente in materia di giustizia e ambiente con il solo titolo di maturità scientifica? E non ne faccio questione di schieramenti, è sempre stato così. Che le linee guida si decidano in altra sede mi è chiaro, mi sono un po’ meno chiare le mancanze di chi occupa incarichi di questo rilievo. Aggiungi pure che sono di parte e ho il dente avvelenato per come (non) è stata gestita dal governo e dal ministro Guidi la vertenza dell’azienda per cui lavoro.
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Il ministro di cui parli a me è sempre sembrato un fake. Nulla da dire sulla persona e sulla sofferenza, ci mancherebbe altro. Ma ritengo che abbia mancato al suo mandato proprio come gli incompetenti che tu citi. Mi conosci, sai che sono appassionato di fisica. Puoi immaginare quanta rabbia, dopo la risata iniziale, mi sia montata vedendo il tag #tunnelgelmini… Non contesto l’incompetenza, contesto l’inopportunità di fare affermazioni in merito a faccende che non si padroneggiano, o peggio non si comprendono. Un buon manager si informa prima, cercando di capire di che cazzo si sta parlando. Non apre la bocca per dargli fiato. E quindi, di nuovo. Non sono d’accordo con te. Di più. Di più. Di più. 🙂
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Pingback: alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 30.06.15 | alcuni aneddoti dal mio futuro
fino a oggi ignoravo chi fosse gandolfini, forse ne avevo già sentito parlare ma più probabilmente non. vabbé, dopo questo commento posso tornare tranquillamente ad ignorarlo senza troppi patemi d’animo.
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Purtroppo il problema è che, believe it or not, esemplari di questo tipo hanno un seguito… 😦
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