Se gli uomini avessero le mestruazioni, come sarebbe la pubblicità?
Sappiamo bene che per molte e molti – in Italia, ma non solo – l’argomento mestruazioni è un vero e proprio tabù, per cui non se ne parla affatto o se ne parla – se proprio si deve – in modo indiretto e imbarazzato, spesso usando circonlocuzioni e eufemismi: “Ho le mie cose”, “Sono indisposta”, “Sto in quei giorni”, “Ho… ehm… hai capito”, per non parlare delle varianti regionali e dialettali (se ne hai voglia, prova a fare un elenco). Diciamolo senza mezzi termini: le donne – chi più chi meno, anche se non lo ammettono nemmeno a se stesse – se ne vergognano. Ebbene, la Ong WaterAid ha creato, in occasione della
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Se ne vergognano perché così sono state educate…ma i tempi cambiano per fortuna..
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cambiano, forse non ancora abbastanza. il primo spot ha centrato meglio di tutti il punto: di fronte al medesimo disagio la risposta offerta all’uomo è “empowerment”, alla donna è “nascondi più che puoi”. questo è il dramma.
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Quella pubblicità di un deodorante dell’uomo che è particolarmente stanco qualunque cosa faccia vuole essere ironica; ma è particolarmente odiosa.
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