Gaberricci vs Bleachedgirl – Femminicidio, il perché di una parola – Perché no

Perché no

[Qui il post di Bleachedgirl]
  1. Perché femminicidio non è più una semplice parola (nessuna lo è, ma questa in particolare): è ormai un prodotto, che ci viene smerciato ad ogni ora del giorno e della notte, ben infiocchettato e con tutti i crismi per diventare un format di successo (quante puntate di quarti gradi, linee gialle e porte a porte se ne potranno trarre?), tanto quanto il panico da satanismo o le “madri che uccidono i propri pargoli”. E, non so a voi, ma a me non sono mai piaciuti i piazzisti.
  2. Perché femminicidio è un luogo comune, e chiunque si sente in diritto di parlarne. Perfino i giornalisti.
  3. Collegato al precedente: perché femminicidio è una parola brutta, proprio a livello fonologico. E si sa che più una parola è brutta, su più labbra finirà.
  4. Perché femmicidio non è criticabile: e così, come per molte altre cose, una battaglia in linea di principio giusta si trasforma in un modo per tacitare il dissenso ed uniformare tutte le opinioni. D’altronde, si sa: in Italia il negazionismo non si combatte con l’insegnamento, ma con una legge che limita la libertà di parola.
  5. Perché non serve coraggio, per mettersi contro il femminicidio: e così, mostrarsi sdegnati per i tanti casi di donne che sono vittime di violenza, diventa un qualcosa che è come la beneficienza: non risolve un cazzo, ed in più fa apparire belli in società. Magari di fronte a quella cameriera a cui si è guardato il culo tutta la sera.
  6. Perché, come ho già scritto qui, rinforza i preconcetti che vorrebbe abbattere, nel momento in cui continua a rappresentare i “contrasti tra sessi” con questo schema: il sesso forte, violento e cattivo che si mette contro quello debole, indifeso e bisognoso di protezione.
  7. Perché femminicidio rischia di diventare una scusa: “è ovvio che sia un femminicidio”. Mettete “delitto d’onore” o “delitto passionale” al posto di “femminicidio”, e vedete un po’ che effetto fa.
  8. Perché è una parola per sterilizzare la realtà: c’è stato un femminicidio, nel caso non lo sappiate, significa che c’è una donna che è rimasta morta ammazzata per strada e… Ma ora passiamo al racconto della straziante storia d’amore tra il crudele assassino e la povera vittima (vedi quanto detto al punto precedente).
  9. Perché, cazzo, davvero avete bisogno di correre dietro ad un feticcio? Davvero vi serviva qualche parola che andasse a sostituire uxoricidio o anche il più banale omicidio, per farvi incazzare? Davvero avevate bisogno che qualcuno mettesse insieme a caso delle lettere, per farvi riflettere sul fatto che fa schifo non solo uccidere, ma anche picchiare, violentare, seviziare, trattare come essere inferiore una donna?
  10. Ultimo ma non ultimo: perché è un argomento talmente abusato, che di parlarne non mi va, e così finisco per spiegare le mie ragioni un elenco che sarebbe andato bene, al più, per “Vieni via con me”. Avanti, Fabio, vieni fuori a dirci che non si deve fare violenza sulle donne. Ma no, davvero?