Capirsi non capirsi

Schermata 2014-03-21 a 10.25.03

Scivola piano piano, nel parlarsi, il significato della prima cosa detta. Per questo Emma B. dice che il senso della vita è un cuore grande e strano che pulsa di ogni cosa, l’amore fatto dalla sera all’alba, la musica che esce dalla pelle come il sale, e il sudore chiamato al vento da fuochi enormi, incendi.

Le rispondo che non credo sia così, che secondo me il senso della vita, ciò che conta, è quello che ti sembra importante di volta in volta, di giorno in giorno.

Allora arriva Elena e grida dalle mura che mi sbaglio, che Emma B. ha ragione, che di caffè al sole ce ne sono fin troppi, che ci vuole la mano di chi ha tasche così grandi da infilarci dentro il cielo.

Emma annuisce, eppure stanno dicendo due cose molto diverse. Il marito di Emma B. il cielo in tasca se lo è messo senza problemi, per lei ha conquistato molte cose, ma quello che lei cerca è il treno per Rouen; Elena invece vorrebbe che Alessandro scendesse con il carro tra le fila degli Achei e le portasse la testa di Menelao, la corona di Sparta.

Interviene Holden, un po’ invecchiato, e spiega che in realtà ho ragione io, che a lui basterebbe una cosa nella vita, una soltanto, che a lui sembra normale, ma a me pare gigantesca.

Mi dà ragione, Holden, ma in realtà fra quello che io dico e quello che lui dice c’è una differenza enorme, come fra quel che ha detto Elena, e quel che ha detto Emma.

E siamo tutti qui a cercare una logica generale, motivi che valgano per tutti, una regola grande come il mondo.

E non siamo neppure capaci di parlare, in quattro, della stessa cosa.

Buon fine settimana a tutti.