[Scrive per noi] Fragilità – Lilasmile – Porzione

daisy

Il camice camicia, carta bianca
avanza prende spazio la mente, pigia
e si attende la prossima esplosione
dentro la sala il film in proiezione
pura finzione e il movimento manca
l’aspetto umano nel ricordo arranca
a fatica, invano, inerte come massa,
ammassa tutto, che è esclusione,
ma la porzione di questo non basta.

Vasta regione la solitudine
l’inquietudine copre territori
distesi come tappeti in deserti occhi aperti
con niente sopra il volto
sopra la testa, solo tanti fili.

Anche il dolore resta muto, parla
un altro al tuo posto, una maschera
grigia come la macchina in motore
che rallenta la marcia in quel secondo.

E un mondo offuscato la realtà
nascosta dietro la porta parete
separa oppure unisce nella rete
l’umanità infinita di gente
è fuori o è nella mente, di fuori
da quella strada presa un po’ per sbaglio
solo vai avanti cerchi qualche appiglio
basta un sorriso, una mano è tesa
perché facile cadere, la resa
invitante lasciarsi trascinare
l’etere sembra essere unico porto
morto e il pensiero che non ti appartiene
come le vene ascolti ancora vivo
privo. Di senso come tutto il resto
corte frequenze le allucinazioni
le direzioni perdono il controllo
lasciano il passo a vuote emozioni
flebili, come le parole, in nome
di cosa accade che dei fili in testa
labili menti tutto quel che resta
o forse basta, basta solo quello
ancora del ricordo un’emozione
e basta questa piccola porzione.