2040 – ovvero: quando google penserà già al 2080 – adp bis
È la banalissima riflessione di questa mattina, quando ho letto questo articolo: “Le lenti a contatto per diabetici di Google“.
E ho constatato che, secondo la ferrea logica del superamento della fantasia da parte della cruda realtà, quello che il mio immaginario proietta alle distanze siderali dei prossimi venti o trent’anni, tipo nel duemilaequaranta, non è altro che ciò su cui gogòl sta lavorando probabilmente già da diverso tempo.
In effetti… credo che Marte sarà colonizzata per prima da Android di Google (lui proprio, il robottino)
Hai visto cosa si è comprata Google di recente? http://www.bostondynamics.com/
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questa mi mancava… mi era caduto l’occhio su questa, invece: http://www.ilpost.it/2014/01/14/google-compra-nest-labs/
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Sì, è una delle altre società operanti nel settore delle tecnologie del domani (chi di più e chi di meno) e sulle quali Google ha messo lo zampino. Non so se congratularmi con il motorone di ricerca o se inquietarmi per i possibili risvolti che preconfigurano scenari alla Terminator.
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eh ti capisco. credo che google sia ormai uno di quei fenomeni rispetto a cui non ci possano essere mezze misure: o ci si fida o no. a cominciare da gmail, da ogni volta in cui digiti una parola nel motore di ricerca. io per ora ho scelto di fidarmi, come ad esempio al contrario ho respinto e respingo facebook. ma il “chissà” è certo bello grande…
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La tecnologia, più di ogni altra cosa, o la sposi in toto o la ripudi. Non ci sono mezze misure. Tutto è coinvolgente ed esponenziale. Compri una cosa e capisci, poco dopo, che ti “farebbe comodo” un accessorio. Vedi fotocamere e telecamere digitali, per esempio. Con i software è lo stesso. Il solo sistema operativo non ti serve a nulla se non lo stravolgi infilandoci dentro programmi e spesso anche roba inutile che ti rallenta la macchina fino a farti dire… “caspita, mi serve una macchina più potente”, e la storia ricomincia da capo. E ancora non ho toccato l’argomento Google in tutta questa elucubrazione. Ecco… Google.
A mio parere, se non si contrapporranno altre realtà simili sul mercato, l’azienda di Mountain View diventerà la “ACME” dei prossimi anni. Produrranno di tutto, per tutti fino a quando Google non diventerà “l’AZIENDA” in assoluto, quella da cui tutto dipenderà… Fantascienza? Forse. Ma se un colosso come Google acquista tecnologie militari, bè,,, Gli scenari alla Skynet non sono troppo lontani 🙂
O forse è tutto un bel gioco che alla fine produrrà tanti balocchi divertenti con i quali grandi e piccini potranno trastullarsi… 🙂
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beh effettivamente, basta guardare qualche grafico in giro per la rete, già ora google è vicino al “monopolio” di alcuni settori. per contro, vedo meno rischio rispetto ai “beni materiali”, se non in parte quello legato al controllo dell’informazione, come se la trasversalità della rete possa fare da salvaguardia. ma, ovviamente, rimane il “chissà”…
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tra poco Google farà un paio di preservativi con tanto di accelerometro attaccato alla base, anche i 90° non saranno più gli stessi.
ora a parte gli scherzi, visto così sembra una cosa abbastanza utile, peccato che mi sembrano ancora invasivi ed esteticamente orrendi da usare, inoltre la tecnologia ci sta muovendo così velocemente che non abbiamo nemmeno il tempo di realizzare dell’esistenza di qualsiasi cosa venga sparato sul mercato. Google Glass, certo una figata ma io ancora non ne vedo la piena funzionalità e la piena utilità in questo momento, loro però ti sparano già le lentine con il chip incorporato e sicuramente questa cosa prenderà una cattiva piega diventando un altro dispositivo che viola la propria privacy, ecco quindi apparire sul nostro smartphone “Condividi su Facebook il tuo livello di glicemia” così tutti potranno sapere se invitandoti a cena potranno farti trovare una torta al cioccolato o quella rustica.
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certo è uno scenario futuribile… da ricercatore non riesco a vederne in prima battuta la negatività. mi rendo conto che il confine è labile…
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ma la negatività non sta nelle scoperte, ma nell’utilizzo che ne faranno le persone. la società bisogna prima educarla, solo che si sta andando troppo veloci e non ci sta il tempo di imparare ad usare qualcosa, che ne scappa fuori un’altra.
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su questo concordo in pieno! con la consapevolezza che rieducare alla lentezza sia una delle cose più difficili al momento (mi hai fatto tornare in mente le bellissime riflessioni di alex langer), a meno che non interverranno cause di forza maggiore ad imporcela.
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