[Scrive per noi] La famiglia – Chiara Lorenzetti – Le madri sono madri da subito.
“Ke giornata sfigata. Nn me ne va bene 1, oggi…oggi…da un po’ nn me ne va bn 1.
Qsta mattina appena sveglio avevo 100 mess su wathsapp, ekppalle, devo togliermi da qlk gurppo ke poi scrivono smpr e solo minkiate, tipo “oh, ok, figa, ciao” solo x rompere. Kn mio padre, ke ha preso l’auto piccola, abbiamo portato mia sore a skuola (sore tosta, lei si ke ne sa) e mentre cercavo di passare da dietro a davanti, cado a terra kn i piedi nella cintura. Ke figura! A skuola mi son beccato 4 di mate, ma è solo xk quel prof è un deficiente e l’abbiamo già anke detto alla vice-preside ke non si può andare avanti kosì. Non ho una ragazza, sono amico di tutte ma poi nessuna sta cn me. Oggi qualkuno ancora mi ha preso in giro per ‘sta storia che sono piccolo, come alle elementari ke poi non mangiavo per giorni. Adesso arrivo a casa, mi sparo la musica a palla e ke nessuno mi rompa.
<Buongiorno e ben arrivato a casa>
<Ciao Ma‘>
Forse però prima un piatto di pasta me lo mangio.”
“Ho sempre la luna quando mi sveglio, non so cosa sia. I grandi che sono venuti a scuola, quelli dell’associazione che non ricordo, dicono che è l’adolescenza, gli ormoni che girano. Quella storia del ciclo che ogni mese diventi grande ma ti senti una schifezza, grassa, piccola, brutta e nessuno ti vede. A me nessuno vede mai. Io vorrei avere un fidanzato, un amore unico, grande, di quelli che ti tengono stretta stretta per non farti scappare. Io un amore così l’ho conosciuto e ora so che non potrò mai più amare così. A scuola vado bene, mi piace, i compagni sono simpatici, ma non sono mai felice davvero, ho sempre quella luna al mattino quando mi sveglio e sto zitta e non voglio nessuno, non so chi voglio, so solo che ho i fianchi grassi. Le vedo ogni giorno le foto su Fb, le mie amiche, tutte carine, sempre bellissime e tutti a mettere mi piace, e io invece, la mia foto sembra la foto di una papera. Oggi arrivo a casa, metto la tuta e mi stendo sul divano, non voglio nessuno.
<Buongiorno piccola, vieni qui che ti abbraccio.>
<Ciao mamma>
Forse però prima guardo cosa c’è da mangiare sul tavolo.”
“Anni, anni passati a sperare in una promozione e poi nulla. Cadi nel dimenticatoio e finisci per travolgere tutti nelle tue frustrazioni. Ma che importa, è giusto sia così. Mi svago a fare altro, con i miei quasi cinquantanni vuoi mica pensare che sia vecchio? Sono in splendida forma, asciutto e tonico, da far invidia. Spingo quando corro, spingo sempre oltre il mio limite, non temo la fatica e so di essere in gamba. Non ho molto da fare, mia moglie si occupa di tutto, i figli vanno avanti da sé, forse. Beh, mia moglie li manda avanti. Lavora anche ma non è mai stanca, mai, cucina, prepara, fa un sacco di cose e non è mai stanca, sorride, lasciamola fare, va. Che poi a me è questa storia del lavoro che mi preoccupa. Perché io vorrei avere più soldi, per comperarmi una macchina nuova, visto che poi tutti i sacrifici li facciamo solo per i figli. Sì, il lavoro mi deprime, non parlo con nessuno, tengo tutto per me, per me stesso. Io non amo dialogare, è tempo perso. Stasera arrivo a casa e me ne sto davanti alla tv, come sempre.
<Buona sera. Andata bene la giornata?>
<Ciao>
Forse un giorno potrei anche portarle un fiore o fuori a cena…un’altra volta.”
La famiglia è il luogo d’elezione per essere te stesso.
Le madri lo sono più d’altri. Con tua madre puoi permetterti di dire cose che nessuno potrebbe perdonarti, ma che lei invece sa. Le madri sono le rocce, i fondamenti, consolano, si azzerano per amore di ciò che hanno di più caro, generato dalla loro carne, tenuto in grembo per mesi. Le madri sono la famiglia, il nucleo vivo, il fulcro, il chiedere e l’avere, il bene ove termina il male. Le madri sanno, accarezzano, infondono.
Ora so che molti avranno racconti in cui le loro madri si sono rivelate aguzzine, torbide e infide; mi racconteranno di madri che uccidono i loro figli, che scappano di casa, che violentano psicologicamente i loro figli; è vero, ci sono anche madri che hanno perso il loro ruolo, ma io credo solo perché sconfitte dalla vita.
Le madri sono madri da subito, ce l’hanno nel sangue.
Io non posso fare a meno di essere madre.
Chiara
…e la Simmenthal sottile sottile che non possiamo dire di no? 😀
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Quella solo nelle pubblicità 😉
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Forse un giorno potrei anche portarle un fiore o fuori a cena…un’altra volta.
FORSE.
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Le madri sono madri da subito.
Concordo.
E mogli, quando?
Questo forse è un atteggiamento molto comune che andrebbe rivisto.
Penso eh…
Prima la coppia, poi la coppia e i figli, poi la mamma (per tutti).
Sono piccole riflessioni, le mie…
Mi fa piacere vederti qui Chiara!
buona serata
.marta
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Mogli lo sono da prima, Marta:)
In questo gioco letterario ho voluto dare uno sguardo alla figura della mamma e al suo ruolo nella famiglia, non a quello dell coppia.
Ciao Marta 🙂
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Ops!
Scusa….
ok….
ciao
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Non chiedere scusa della tua capacità di stimolare la discussione.
Sono pochi quelli che sanno farlo, Marta.
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No, hai ragione dovrei stare nel “seminato”. Invece mi faccio prendere, e mentre commento rifletto e mi pongo delle domande….e poi divago….
al solito…
dovrò stare più attenta ….
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Ma sei matta? Divagare è una specialità in cui sono campionessa olimpica e con te vado a nozze ( a proposito di famiglia) 🙂
Il mio pensiero riguardo alla moglie, mio personale e non legato alla figura del racconto, è che è di primaria importanza in una famiglia. Se una coppia funziona, se marito e moglie creano e proseguono nel loro desiderio, la famiglia può funzionare meglio.
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Quant’è vero… E a me questo post ha commosso un po’, ci ho rivisto la mia piccola famiglia.
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Questo non vuol dire far scempio della propria madre, ma sapere che quello è un amore vero e unico.
Spero sia una commozione che ti abbia fatto bene
Ciao
Chiara
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Non ho figli ma credere che essere madre sia il mestiere più difficile che esista, dove non si hanno manuali da leggere o cose da studiare ma si deve capire tutto con l’amore e con l’esperienza, Grazie Chiara!
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Quando prendi in braccio tuo figlio per la prima volta, comprendi che la tua vita non sarà più la stessa. E’ un vivere così naturale, allattarlo, sentirlo parte di te generata.
Non so, io credo che essere madre sia stato uno dei doni più grandi che mai mi sia stato dato
Ciao
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L’ha ribloggato su squarcidisilenzioe ha commentato:
Sollecitata dal tema “La famiglia”, ho deciso di scrivere questo testo dedicato, prendendo spunto dal mio essere madre e da quello che vedo ed ascolto. Le cose che scrivo non sono riferite a me e alla mia famiglia, sebbene io debba ringraziare mia figlia per avermi tradotto in un linguaggio da adolescente una parte del testo. Ringrazio il blog “I discutibili” per avermi ospitato tra le loro interessanti righe e coloro che si sono presi la briga di leggermi.
Una bella esperienza, tesa alla condivisione, così come io credo debba essere il mondo di wordpress.
Chiara
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