La verità – Wish aka Max – Quale verità?

entanglementLa verità è un tema immenso, con tante sfaccettature. Mi ricorda un po’ il concetto di assoluto. Newton pensava che il tempo fosse assoluto. E questa era la verità. Poi è arrivato Einstein e ha dimostrato che il tempo è relativo. Si pensava che la luce, essendo un’onda, avesse bisogno di un mezzo trasmissivo, che non potesse propagarsi nel vuoto. Si pensava che dove c’è il vuoto ci fosse il cosiddetto “etere”. Poi sono arrivati Michaelson e Morley e hanno dimostrato che l’etere non esiste. E come a volte accade, mentre cercavano funghi hanno trovato un tartufo. Perché con quell’esperimento si è anche dimostrato che la velocità della luce è costante. Ecco, su questa verità (che sembra ad oggi una delle poche verità su cui si fonda l’intero universo) vorrei spendere due parole, perché non è forse chiarissimo a tutti cosa significa “costante”.
Se intesomale è su un’auto e viene verso di me che sono fermo, e la sua auto si muove a 50 km/h, io lo vedrò arrivare a 50 km/h. Ma se io sono a mia volta su un’auto, e viaggio a 40 km/h verso intesomale, vedrò intesomale arrivare verso di me a 40+50=90 km/h. Allo stesso modo, se intesomale è su un’auto e viaggia a 50 km/h allontanandosi da me, se io sono fermo lo vedrò allontanarsi a 50 km/h, mentre se mi trovo su un’auto e viaggio dietro di lui a 40 km/h, lo vedrò allontanarsi da me a 50-40=10km/h. Questa è la nostra esperienza quotidiana e potremmo fare decine di esempi. Ecco, con la luce funziona un po’ diversamente. La luce viaggia a circa 300.000 chilometri al secondo. Supponiamo che io stia a cavallo di un raggio di luce, e quindi stia viaggiando a 300.000 chilometri al secondo, e veda arrivare verso di me un raggio di luce, che anche lui viaggia a 300.000 chilometri al secondo; l’esperienza quotidiana ci dice che dovrei vedere il raggio di luce arrivare verso di me a velocità doppia. Ecco. Ehm. No. Non è così. Lo vedrò arrivare a 300.000 chilometri al secondo. E allo stesso modo se sto sempre viaggiando a cavallo del mio raggio di luce e “sparo” un raggio di luce dovrei vederlo fermo. E invece vedrò quel raggio di luce allontanarsi da me sempre a 300.000 km al secondo. E’ un po’ difficile da immaginare perché si allontana terribilmente dalla nostra realtà quotidiana. Eppure è verità.
Il bello di queste verità è che una volta accettate servono per stabilire se altre cose siano verità o no.
L’entanglement ad esempio.
L’entanglement è un meraviglioso effetto quantistico tale per cui se due particelle sono legate da una relazione, allontanandole moltissimo restano legate, nel senso che stimolando una particella l’altra reagisce istantaneamente. E su questo istantaneamente, e sulla velocità della luce che non può essere superata, si è acceso un dibattito che è durato quasi un secolo.
Ma oggi l’entanglement è accettato come effetto. E la cosa straordinaria è che qualcuno ha avuto una “visione” che ha risolto il problema e ha stabilito un’altra verità. Noi siamo abituati ad una realtà “locale”. Quello che facciamo ha relazione localmente con gli altri elementi del nostro mondo. E se due elementi sono in relazione devono essere collegati in qualche modo. Ebbene esistono realtà non locali. Le particelle entangled costituiscono un sistema distribuito di realtà non locale. E indipendentemente dalla distanza alla quale sono, si comportano come se fossero attaccate l’una all’altra. C’è chi ha accostato questo fenomeno all’amore. E’ una bella visione.
L’entanglement è una verità.
Attenzione però.
C’è un trucco in tutto questo. Stiamo parlando di modelli. Stiamo tentando di modellare l’universo. Ci sono ancora tante cose, piccole ma importanti, che non tornano completamente. Il che significa che il modello potrebbe non essere corretto. Il modello di Newton, quello con il tempo assoluto, ancora funziona molto bene per la nostra vita quotidiana “semplice”: case, automobili, cibo. E quello di Einstein con il tempo relativo funziona bene per la vita quotidiana “complicata”: telefonini, GPS, etc. (che lo crediate o meno, senza la teoria della relatività le mappe GPS si sposterebbero di 10 km al giorno e non funzionerebbero i navigatori, e senza l’effetto tunnel, che è un effetto quantistico, non esisterebbero i transistor, e quindi computer telefonini ecc… ;)). Ma se andiamo nell’infinitamente piccolo troviamo che ci sono ancora delle discrasie che debbono essere risolte, il modello attuale non funziona completamente bene.
Conosco una sola verità, io. Nasciamo soli, moriamo soli, e siamo soli per buona parte del nostro tempo.